Rizzardi

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L’intervento propone una strategia di ristrutturazione radicale per la trasformazione di un edificio produttivo inserito in un tessuto urbano denso in cui le distanze degli edifici dai confini sono inferiori a quelle previste dalla normativa vigente, questa criticità è il punto di partenza per lo sviluppo di un progetto che ha come obiettivo quello di ridefinire sia il fronte urbano di via  Carpi che il fronte interno e il rapporto con il retro degli edifici che si affacciano sulla via Rizzardi. Il progetto del nuovo edificio che sostituisce l’edificio produttivo esistente ne segue il sedile verso la via Carpi raccordando e armonizzando i volumi con i due edifici confinanti mediante una successione di volumi degradanti che dai quattro piani del corpo centrale diminuisce progressivamente di altezza per adeguarsi alla scala dei due fronti ciechi e degli edifici prospettanti su via Rizzardi. 

L’arretramento previsto dal Art. 17.2.b delle NA del PdR era già garantito dall’edificio produttivo essendo la facciata  esistente posizionata a 5 metri dal confine di proprietà verso l’area destinata a verde urbano esistente.

I diversi volumi che costituiscono il nuovo edificio residenziale sono caratterizzati sia verso lo spazio pubblico che verso lo spazio aperto privato interno da facciate dotate di ampi serramenti lignei il cui ritmo è alternato ad una sequenza di scuretti e porzioni di facciata leggermente arretrate. Le diverse altezze dei piani nei diversi volumi dell’edificio alludono alla spontanea configurazione edilizia tipica dei tessuti urbani stratificati come quello di Trenno unificati dalla continuità della  facciata. Il basamento contiene la rampa di accesso al piano interrato destinato ai box, cantine e locali tecnici,  il cancello di accesso che si sviluppa sul sedime dell’edificio preesistente  si allinea alla sporgenza dell’edificio confinante mentre  al piano superiore la facciata si piega per raccordare i due diversi allineamenti degli edifici segnando anche una variazione altimetrica dell’edificio che corrisponde alla presenza della rampa carrabile.

L’accesso alle abitazioni avviene attraverso la corte interna, sviluppata come una sequenza di piccoli spazi comuni di passaggio e circolazione con un piccolo giardino piantumato sopraelevato, l’obiettivo è quello di rendere vivo questo spazio aperto che diversamente rischierebbe di essere il “retro” degli edifici, la pavimentazione in continuità con il basamento è realizzata con elementi autobloccanti di argilla naturale di differenti colori, è carrabile, antigeliva e antiscivolo. Le tipologie abitative seguono la variazione volumetrica dell’edificio adattandosi alle caratteristiche del contesto più al piano terra sono presenti quattro piccoli appartamenti duplex che seguono uno schema planimetrico che sottende al recupero di una architettura industriale e un appartamento che si sviluppa intorno alla corte, mentre al piano secondo sono presenti due appartamenti di medie dimensioni con una distribuzione più classica così come al terzo piano si sviluppa un unico appartamento d’attico che definisce con alcuni volumi il coronamento dell’edificio.

Il basamento dell’edificio è realizzato con un rivestimento in mattoni di argilla naturale, mentre il corpo principale è rivestito con intonaco scuretto su supporto isolante alternato in alcune porzioni del prospetto interno con elementi  in alluminio scatolari a sezione quadrata di differenti colori che permettono di svuotare e alleggerire il volume architettonico verso la corte. Le coperture sono realizzate in parte a falde raccordando l’inclinazione degli edifici confinanti e rivestite con lastre metalliche con doppia aggraffatura, in parte sono costituite da tetti verdi non praticabili in parte sono terrazzi estensione degli spazi interni all’edificio.