Ex Galbani

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L’intervento riguarda l’area occupata dallo stabilimento della Galbani, un’area dismessa nel quartiere di Affori, confinante a nord con il parco di Villa Litta e ad ovest con l’area in trasformazione della ex-Cava Lucchini. 

L’obiettivo del progetto è quello di riscattare un tessuto urbano oggi chiuso tra muri di recinzione, promuovendo la permeabilità urbana attraverso l’attuazione di una pluralità di funzioni e l’integrazione di diverse tipologie di intervento.

Il progetto prevede due edifici alti con connotazioni sempre diverse dovute al parziale spostamento dei volumi lungo il loro asse verticale, in modo da ottenere due giardini pensili sui quali affacciano le aree adibite a servizi per i residenti. Due edifici in linea definiscono invece il fronte urbano pedonale con una parte degli appartamenti accessibili direttamente dai giardini interni, alternati ad ampi spazi per i servizi al quartiere; i fronti degli edifici sono studiati in funzione del loro orientamento, protetti quasi impenetrabili verso nord ed aperti e filtrati verso sud.

La proposta progettuale promuove alloggi di diverse dimensioni per rispondere al bisogno di varie tipologie di residenti, favorendo un rinnovato rapporto tra spazi della residenza e della socialità. La proposta per il sistema del verde assume le sembianze di un giardino fortemente disegnato, in cui il sistema dei percorsi suddivide il parco in una sequenza di stanze verdi attrezzate per il tempo libero, a cui si contrappone il verde molto naturalistico, costituito dal parco di Villa Litta e dalla sua risistemazione filologica attuata con il PII Affori FNM. In questo disegno geometrico, tipico del tessuto agricolo, si configura la piazza urbana, elemento di transizione tra luoghi naturali ed artificiali, a destinazione sia pubblica che privata. 

2008