Il Seminario Maggiore Arcivescovile, costruito nel Cinquecento per volere di Carlo Borromeo, non solo è un edificio storico soggetto a un vincolo monumentale, ma preserva la memoria e i caratteri di un’architettura tipica di Milano, sia  per la sua dimensione che per la sua posizione nella città.  

Il progetto affronta il rapporto tra nuove funzioni ed edifici di grande valore storico architettonico, delineando una proposta di architettura dentro l’architettura, che tenta di riscoprire il valore dei suoi spazi ed enfatizzare i suoi elementi costruttivi originari. L’intervento, di trasformazione funzionale, valorizza gli spazi interni adattandone il programma previsto ricettivo e congressuale, mantenendo il suo carattere austero e rigoroso, rispettando il naturale modello ripetitivo. 

Pensato come una nuova sovrapposizione e stratificazione dell’edificio, il progetto di restauro prevede il mantenimento della pietra antica all’interno del loggiato e l’aggiunta di una pelle di vetro che stabilisca il confine tra interno ed esterno e che generando nuovi spazi di circolazione interna.

Sofisticato e riservato, l’impianto ricettivo prevede 75 camere, alcune aule  e sale per attività congressuali, un centro benessere ad uso esclusivo degli ospiti ed un ristorante aperto al pubblico. Le tipologie di camere, di diverse metrature, propongono un linguaggio classico dell’architettura di interni di grande qualità e lusso.