Biblioteca Lorenteggio

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La nuova Biblioteca si configura come uno spazio vivo che apre le porte a manifestazioni culturali di vario genere, un centro dove le azioni sono protagoniste del proprio spazio. 

Una struttura che si sviluppa partendo da un sistema aperto formato da una “ trama” di forme geometriche pure che permette di costruire una geografia di relazione sociali e culturali.

L’edificio non vuole essere un macro edificio compatto ma un edificio scomposto, giocando con l’aggregazione di volumi si è evitato di creare un edificio fuori scala rispetto al quartiere, privilegiando la scala umana.

Questa scomposizione si evince nella struttura generale della Biblioteca formata da un insieme di sezioni autonome e al tempo stesso collegate, che permettono di svolgere attività di diversa natura e carattere. Ogni sezione costruisce uno spazio continuo ma differenziato, che si apre sulle altre sezioni, sulle piccole corti e sul giardino, favorendo visioni  longitudinali, trasversali e diagonali. La Biblioteca è un nuovo spazio per la cultura intesa come ciò che rende visibile i legami tra gli uomini e l’ambiente. Non si può pensare di condividere un’esperienza senza condividere uno spazio.

Da un punto di vista materico la scomposizione volumetrica viene assecondata dall’utilizzo preciso e ordinato di pochi elementi, i materiali principali sono il vetro e il cemento, che determinano una costellazione di volumi vibranti grazie all’uso di grandi pareti vetrate.

All’esterno lo spazio pubblico della piazza assume una forma continua chiusa da grandi vetrate  pronto ad accogliere attività e incontri, idea alla base del progetto di questo spazio è quella di far convivere spazi all’aperto con spazi al chiuso.

La piazza gioca un ruolo fondamentale all’interno del progetto, intesa come luogo flessibile e aperto capace di ospitare infinite attività, diventa il luogo in cui si rende omaggio alla città come luogo di relazione tra le persone. Il nuovo edificio della biblioteca aggiunge qualità allo spazio urbano diventando elemento rappresentativo e identitario per l’intera collettività, un simbolo di riqualificazione urbana e culturale, un luogo in cui diversi orizzonti cognitivi vengono tracciati e allargati accumulando esperienze di vita.

Il programma prevede la realizzazione di una Biblioteca che oltre ad ospitare le attività classiche di ricerca lettura e consultazione mette a disposizione della comunità altri spazi da destinare ad usi diversi, come esposizioni, laborati sale studio, attraverso alcuni settori gestiti in modo indipendente. I visitatori della biblioteca potranno, infatti, leggere un libro, studiare, seguire un corso di lingua o un laboratorio artistico, secondo il modello degli Idea Stores inglesi.

Le aree ad uso civico che necessitano di questa autonomia sono, infatti, disposte nelle zone perimetrali, con accesso dedicato direttamente dallo spazio pubblico. 

Dall’insieme delle varie funzioni della Biblioteca si genera una volumetria scomposta che disegna uno spazio pubblico continuo e discontinuo. I diversi settori della Biblioteca sono caratterizzati da volumetrie differenti e precise, la distribuzione è studiata in modo da permettere diversi usi e varie forme di circolazione, la qualità degli ambienti, che si definisce anche attraverso le dimensioni, li rendi atti a ricevere vita e a diventare scenario di incontri e di scambi culturali.

Il visitatore entrando nella biblioteca ha l’immediata percezione di uno spazio continuo articolato su più livelli in cui lo spazio esterno penetra nella composizione volumetrica in modo diretto creando una connessione visuale tra piazza e il giardino.

L’area del forum, posta in una posizione baricentrica rispetto alla composizione dei volumi, si configura come un’agorà interna, prolungamento della piazza che rende permeabile il piano terra, consentendo di traguardare sempre verso il giardino  e permettendo il movimento libero delle persone e delle varie tipologie di fruitori in un grande spazio protetto, e vivibile. Tutti gli spazi sono concepiti come un circuito aperto e continuo di funzioni, in modo da favorire lo scambio libero di idee, gli incontri e la socializzazione. 

Il piano terrà dell’edificio in questo modo si distingue come uno spazio dal forte carattere urbano, qui si collocano le principali funzioni del forum  e organizzati in nuclei più compatti e separati tra di loro, l’area famiglie e bambini, con uno spazio aperto esclusivo e protetto e l’area narrativa e saggistica.

Nel volume che si affaccia sul giardino, a lato del mercato, si colloca l’area Lab di indirizzo più specifico, con aeree che possono essere utilizzate in maniera autonoma rispetto alla biblioteca. Il volume si distingue dagli altri non solo per la sua funzione specifica, ma anche per la scelta materica delle facciate, interamente rivestite in U-glass, trasformano la sera l’edificio in un lanterna che illumina il quartiere.

Il primo piano, articolato  su piani sfalsati, persegue l’idea della scomposizione dei volumi e della dilatazione dello spazio, non esiste un primo piano inteso come un unico tradizionale piano orizzontale ma esistono un insieme di piani disposti a quote differenti che definiscono l’uso e le caratteristiche di ogni spazio. In questo modo in continuità con il settore ingresso troviamo un'area dedicata alle isole tematiche e al reference. Su un altro piano si trovano le  sale studio con acceso diretto dalla piazza, la mediateca collegata direttamente con l’area giovani e il volume del Lab e infine l’area degli uffici con accesso autonomo dal piano terra. Dalle sale studio si accede a uno spazio esterno, un giardino pensile che si apre visivamente sul giardino sottostante, offrendo ancora una volta la possibilità di integrazione tra architettura e spazio aperto.

La copertura è pensata come un’ulteriore "piastra verde” a più livelli, alcune coperture sono occupate da giardini pensili che creano un continuo con il parco sottostante, altre ospitando un sistema di celle solari per la produzione di energia e di impianti per la produzione di idrocarburi da alghe. L’edificio cerca di perseguire l’ambizione di autosostenersi energicamente diventando anche un occasione didattica per i fruitori della Biblioteca.

La costruzione della nuova Biblioteca costituisce un occasione di rinascita per il quartiere di Lorenteggio divenatando un elemento rappresentativo e identitario per l’intera collettività.